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I quesiti più frequenti posti dai pazienti

al

dr. Franco Valentini

Domande frequenti sullo sbiancamento dei denti

 

Posso fare lo sbiancamento?

Ci sono determinate situazioni in cui lo sbiancamento non è utile o non avrebbe un buon risultato oppure ha delle controindicazioni. E’ consigliabile eseguire una visita dal proprio dentista prima di eseguire anche solo uno sbiancamento domiciliare.Alcune volte basta una semplice igiene per migliorare di molto il colore, soprattutto in pazienti fumatori o consumatori di caffè o the.

 

Qunto sbiancati e quanto dura?

Dipende dal dente, alcuni denti si sbiancano di più, altri di meno. Anche la durata dell’ effetto è molto variabile anche se le case produttrici dicono 1 anno.


I denti diventano bianchi?

Il colore (giallo, rosa, marrone, grigio) non può cambiare, rimane lo stesso ma si schiarisce di tono (aumenta la quantità di bianco e risulta più luminoso).Non aspettarsi mai che in seguito allo sbiancamento i denti risultino bianchi come il lavandino. Nelle foto pubblicitarie e in televisione le luci fanno molto per far apparire i denti di quel colore.

Fa male?

Lo sbiancamento può causare sensibilità che però è temporanea (qualche giorno), anche se molto variabile: c’è chi sente di più e chi non sente nulla. Può essere una sensibilità al freddo ma anche delle piccole fitte. Al termine dello sbiancamento viene applicato un gel al fluoro per ridurre questo effetto collaterale.

 

Rovina i denti?

No se eseguito in modo corretto e con una frequenza non esagerata ma controllata sempre dal proprio dentista.

 

Quando è necessario fare lo sbiancamento?

Chiunque può fare lo sbiancamento ma non è consigliato in fase di crescita.

Non è “necessario” di solito viene richiesto dai pazienti che non sono soddisfatti del proprio colore.

 

Dopo lo sbiancamento ci sono degli accorgimenti particolari?

Per 48 ore bisogna evitare tutte le sostanze che contengono coloranti quindi fumo caffè the sughi pronti succhi bevande colorate….

 

Domande frequenti sugli impianti

Cosa sono?

Gli impianti sono degli ottimi sostituti del dente che non necessitano della preparazione dei denti adiacenti al dente mancante , magari anche sani , come nella sostituzione col ponte. Sono delle specie di “tasselli “ in titanio che vanno a sostituire la radice del dente mancante all’ interno dell’ osso.

Come si inseriscono?

Con un piccolo intervento in cui si espone l’ osso , si prepara la sede e si inserisce l’impianto.

Quanto dura l’intervento?

Nei casi più semplici in tutto può durare anche mezz’ ora. Poi dipende dalla sede, da quanti impianti vengono inseriti , se vi sono altre manovre chirurgiche da eseguire. In ogni caso il medico si preoccuperà di avvisare il paziente di tutto quello che concerne il suo specifico caso.

Bisogna essere addormentati?

No l’ anestesia che si esegue anche per le otturazioni è sufficiente.

E’ doloroso l’intervento ? Ed il post intervento?

L’ intervento non è doloroso. Una volta addormentata la zona si sente solo un po’ di vibrazione. Nel momento in cui passa l’anestesia si inizia a sentire un po’ di indolenzimento o dolorino ma il tutto in genere passa con un semplice antidolorifico.

 

Bisogna prendere l’antibiotico?

In genere si inizia a prendere l’ antibiotico da uno o due giorni prima dell’ intervento e poi si prosegue dopo. Il medico a fine intervento informerà il paziente sul proseguimento della terapia antibiotica e antidolorifica o su altri eventuali farmaci.

 

Bisogna stare a riposo?

Come per tutti gli interventi è consigliabile per un paio di giorni stare a riposo nel senso che non è consigliato fare sport né sforzi o lavori pesanti. Se l’intervento è più complesso il medico darà maggiori informazioni.

 

Il Carico immediato si può fare in tutti i casi?

La possibilità di effettuare il carico immediato dipende essenzialmente dalla buona stabilità primaria che l’impianto possiede al momento del suo avvitamento nell’osso, che a sua volta dipende da diversi fattori, quali la qualità e quantità ossea, la posizione dell'impianto, la quantità dei tessuti molli e non ultimo la capacità clinica dell’operatore... Quindi come regola generale bisogna preliminarmente effettuare delle indagini radiografiche accompagnate da una visita che permette di prevedere a grandi linee se è possibile o meno effettuare il carico immediato,diagnosi che sarà poi confermata durante l'intervento chirurgico.

 

Sono costosi?

In effetti sostituire un dente con un impianto ha il suo costo , ma si risparmia il costo biologico del fatto che non si toccano i denti sani adiacenti al dente mancante , e a volte non sostituire un dente porta a molti altri problemi sugli altri denti e sulle altre strutture , e per andare a riparare questi problemi dopo risulta ben piu costoso ,lungo difficile se non impossibile

 

Ci si gonfia?

In genere no ma non bisogna preoccuparsi se compare un lieve gonfiore.Al limite contattare il proprio dentista che valutera il caso

Non si puo fumare?

Il fumo e una controindicazione perche interferisce con i processi di guarigione e di formazione dell¡¦ osso.E¡¦ bene che il paziente ne sia informato in modo da valutare il rischio di insuccesso.

 

Esiste il rigetto in Implantologia Dentale?

Il materiale utilizzato in implantologia dentale è il titanio di tipo medicale chirurgico, un materiale totalmente biocompatibile, lo stesso utilizzato nella chirurgia Ortopedica per le protesi del femore, del ginocchio ecc... Quindi possiamo concludere che il rigetto in implantologia non esiste.

 

Dura per sempre?

Come ogni struttura protesica che viene inserita in bocca , niente si puo considerare a vita. Hanno comunque ,se bene integrati con l'osso , una discreta durata.

 

Se non c'é osso si può mettere?

Se non c'é osso c'é e la possibilita di aumentarlo con degli altri interventi. In alcuni casi addirittura nella stessa seduta lo si aumenta e si inserisce l'impianto. In altri casi piu complessi occorrono sedute separate.

 

In quanto tempo ho il dente finito?

Una volta inserito l'impianto non si ha ancora il dente , bisogna attendere 3-5mesi che si osteointegri . Dopodiche in poche sedute si mette il tappo di guarigione , si esegue l'impronta e si consegna il dente.

Esiste la possibilita di mettere il dente contemporaneamente all' impianto ma va valutata la situazione del singolo caso.

 

Si puo togliere il dente e inserire l'impianto nella stessa seduta?

Quando non vi sono segni di infezione radicolare e nell¡¦osso , nell¡¦ ambito dello stesso intervento si esegue l¡¦estrazione della radice o del dente e si inserisce l¡¦impianto.Comunque ancora non si ha il dente sull¡¦ impianto ma si accorciano i temi di attesa

 

E se il dente e un incisivo devo andare in giro col "buco¨?

Se il dente e un dente anteriore si esegue un manufatto protesico o fisso o mobile provvisorio in base al caso in modo che il paziente non vada i giro senza elementi dentari.

 

L’ortodonzia invisibile è idonea per tutti i casi clinici?

Come in tutte le branche odontoiatriche, anche in ortodonzia c'è la necessità di effettuare indagini radiografiche ed una visita clinica che

permetta di valutare il caso nella sua peculiarità e complessità. In linea di massima l'ortodonzia invisibile è idonea in casi di affollamenti dentali non gravi, rotazioni e problematiche di tipo estetico, quindi non è idonea per tutti i casi clinici.

 

Un dente devitalizzato può far male?

Un dente devitalizzato, può continuare a far male anche per 30-40 giorni dopo l'ultima devitalizzazione, anche se eseguita bene. La

presenza di dolore che superi i 3 mesi, invece, deve far sospettare che ci sia un problema. Inoltre un dente devitalizzato può ammalarsi per altre ragioni diverse dalla causa iniziale che ha portato alla necessità di devitalizzarlo. Queste cause possono essere: parodontali, traumatiche ed apicali, quindi su un dente già devitalizzato possono comparire secondariamente delle patologia che possono causare dolore.

Il fumo influisce sulla sopravvivenza implantare?

Il fumo può determinare la perdita precoce di un impianto, quindi è fondamentale che chi si sottopone a terapia implantare riduca il numero di sigarette e curi molto bene l'aspetto dell'igiene orale.

 

Quante volte l’anno è necessario effettuare una pulizia dei denti?

Le linee guida consigliano di effettuare un'igiene orale ogni 6 mesi, anche per permettere un periodico controllo da parte del dentista.

 

Domande frequenti di ortodonzia

 

L'ortodonzia riguarda adulti e bambini, ma dato che la terapia ortodontica impegna economicamente e psicologicamente, bene, prima d'intraprende la strada verso il miglioramento del sorriso e della funzionalità dell'apparato masticatorio, essere informati su ci che si sta per fare della dentizione.

 

Quali sono i benefici di un trattamento ortodontico?

I benefici principali di un trattamento ortodontico sono il miglioramento dell'estetica facciale, del sorriso, della funzionalità dell'occlusione. C'è anche da considerare la facilità con cui i denti ben allineati possono essere puliti, con evidente vantaggio nella prevenzione di carie e parodontopatie.

 

Qual è il momento migliore per iniziare un trattamento di ortodonzia nel bambino?

E' variabile, spesso dipende dalla gravità della malocclusione. Si tende a trattare precocemente, verso i 4/5 anni di età, le malocclusioni in cui si rileva un problema scheletrico che può complicarsi con la crescita, ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletrico-funzionali.

 

A che età si deve portare un bambino a visita dall'ortodonzista?

Considerato che alcune malocclusioni scheletrico-dentali si possono trattare già intorno ai cinque anni di età, possiamo considerare questa l'età più appropriata per la prima visita dall'ortodonzista.

 

Quanto dura un trattamento di ortodonzia?

La durata è variabile, dipende dal problema da trattare. Un trattamento ortodontico può durare da pochi mesi a 2, massimo 3 anni, nell'adulto. Nel bambino in crescita, invece, acausa del continuo sviluppo della dentatura, si usa alternare periodi di trattamento ad altri di attesa, ad esempio può essere necessario un trattamento in due tempi, in dentizione mista e poi appena erotti tutti i denti permanenti.

 

L'ortodontista riesce ad influire sulla crescita scheletrica dei mascellari?

Si, tant'è che il termine ortodonzia puo essere riduttivo, significando semplicemente "denti dritti". Oggi la specialità si chiama più appropriatamente ortognatodonzia o ortopedia dento mascellare, proprio perché le sue potenzialità vanno ben oltre lo spostamento dei denti. Nel bagaglio strumentale dell'ortodontista ci sono apparecchi in grado d'influire sulla crescita scheletrica dei mascellari. Vengono usati nei morsi contratti mascellari, nelle seconde e terze classi scheletriche dell'età evolutiva, ecc... Il loro utilizzo nelle patologie di crescita dei mascellari serve a correggere, oltre che le disfunzioni occlusali associate, le gravi alterazioni dell'estetica facciale che spesso comportano

 

Il trattamento ortodontico è doloroso?

Si può avvertire qualche fastidio i giorni successivi all'applicazione dell'apparecchio o alla sua attivazione. Si tratta di piccole irritazioni della mucosa che va a sfregare contro le parti sporgenti dell'apparecchio e di sensibilità dei denti. A volte interviene una lieve dolenzia

dentale spontanea e alla masticazione. Nel giro di pochi giorni i fastidi vanno ad attenuarsi, fino a scomparire: i recettori parodontali del dolore, che si attivano a causa delle pressioni esercitate dall'apparecchio, nel giro di breve tempo vanno incontro ad adattamento e i fastidi cessano.

E' vero che un cattivo combaciamento tra i denti può causare mal di testa?

Si, è vero. Il combaciamento dei denti è strettamente connesso all'attività funzionale della muscolatura masticatoria e delle articolazioni temporo-mandibolari. Quando i denti non combaciano bene la mandibola può subire una modifica nel suo assetto posturale che, a

sua volta, può riflettersi in una disfunzione muscolare e articolare da cui può generare dolore nel distretto cranio facciale.

 

Gli apparecchi ortodontici sono tutti uguali?

No, non sono tutti uguali. Si distinguono, prima di tutto, in fissi e mobili. I primi s'incollano o si cementano ai denti, i secondi li applica e rimuove il paziente. Tra gli apparecchi rimovibili si trovano vari tipi di placche meccaniche e funzionali, oltre all'apparecchio

estetico Invisalign. Poi ci sono gli apparecchi ortodontici che preservano in corso di trattamento l'estetica del sorriso. Tra questi gli attacchi in ceramica policristallina, oppure gli attacchi incollati sulla superfice linguale dei denti, o, ancora, il più recente apparecchio composto di mascherine trasparenti. Quello che va compreso è che l'apparecchio, per l'ortodonzista, è un po' come il bisturi per il chirurgo: uno strumento per raggiungere un fine, che in parte è predefinito da modelli ideali di riferimento e, in altra parte, va concordato in base alle effettive necessità ed esigenze personali del paziente. Solo dopo aver analizzato tutti i dati relativi alla malocclusione da trattare, e solo dopo averli combinati alle aspettative del paziente, può essere selezionato l'apparecchio ortodontico. La gamma di possibilità reali di trattamento ortodontico è talmente vasta e variegata che nel bagaglio strumentale di un bravo ortodonzista, che si applica nel trattamento di adulti e bambini, non dovrebbe mancare nessuna delle classi di apparecchi che ho nominato in precedenza.

 

La contenzione in che consiste?

La contenzione si effettua alla fine del trattamento ortodontico, per favorire la stabilizzazione della correzione. L'ortodontista consegna al paziente gli apparecchi che dovranno essere portati, generalmente la notte, e le prescrizioni d'uso. A volte la contenzione consiste in apparecchi fissi incollati sulla faccia interna dei denti.

 

Si possono prevenire le malocclusioni?

Molte malocclusioni si possono prevenire attraverso il controllo dei fattori ambientali in grado d'influire negativamente sulla crescita dei mascellari e sullo sviluppo della dentatura. In generale va tenuto presente che tutto ciò che favorisce atteggiamenti succhianti e a bocca aperta, nel periodo di formazione della dentatura, da quella decidua alla permanente, interferisce con la corretta disposizione dei denti all'interno di ogni arcata e con la formazione di un buon ingranaggio occlusale. Altra prevenzione è quella che può effettuare l'ortodonzista, intercettando e rimuovendo i problemi che possono ostacolare il corretto sviluppo della dentatura.

 

Una volta allineati i denti è per tutta la vita?

Un trattamento ortodontico ben fatto è sempre seguito da un periodo di contenzione, con l'obiettivo di favorire la stabilità a lungo termine della correzione. Ciononostante possono verificarsi, nel tempo, una volta interrotta la contenzione, recidive del trattamento. Spesso 

tali recidive sono di lieve entità e comunque non influiscono sul risultato esteticofunzionale del trattamento. Qualche volta, invece, possono essere tali da richiedere piccoli interventi di riallineamento o di ottimizzazione occlusale.

 

L'apparecchio ortodontico può causare carie?

L'apparecchio ortodontico, in particolare quello fisso, facilita il trattenimento della placca batterica, ma in se non causa carie. Seguendo nel corso del trattamento, scrupolosamente, le istruzioni per l'igiene date dall'ortodontista, non c'è alcun pericolo né di carie né 'infiammazioni gengivali. Va semplicemente adattata la tecnica di spazzolamento e aumentata la durata.

 

E' vero che l'eruzione dei denti del giudizio è causa di recidiva ortodontica?

La recidiva della correzione ortodontica può avvenire anche in assenza dei denti del giudizio. La loro eruzione in arcata ne aumenta semplicemente le probabilità. Si è studiato,nel periodo successivo al trattamento ortodontico, pazienti con e senza denti del giudizio.

Lo studio ha messo in evidenza recidive post trattamento anche in pazienti che nonavevano i denti del giudizio, e addirittura recidive bilaterali in pazienti che avevano solo da un lato il dente del giudizio. In realtà i fattori che possono influire negativamente sulla stabilità post trattamento della correzione ortodontica sono numerosi e complessi. La presenza dei denti del giudizio determina solo una maggiore probabilità statistica di avere recidiva dell'allineamento dopo il trattamento e la loro rimozione non da la sicurezza che non ci sarà.

 

I denti male allineati comportano sempre un danno estetico o una cattiva funzione occlusale?

Il disallineamento dei denti, entro certi limiti, può essere perfettamente compatibile con una buona estetica del sorriso e con una corretta funzione occlusale. A volte può comportare alterazioni dell'estetica del sorriso senza alcuna influenza negativa sulla funzione occlusale. E' possibile che accada anche il contrario, cioè che a causa di malposizionamenti dentali si determinino disturbi a carico del sistema occlusale senza alterazioni dell'estetica del sorriso.

 

Domande frequenti sulla parodontite

 

È possibile che io soffra di piorrea, benché io non senta alcun disturbo?

Al contrario di altre patologie, la parodontite decorre, per lo più, in maniera asintomatica, cioè essa non causa sintomi dolorosi o vistosi. Spesso ci sono, però, segni poco caratteristici come il sanguinamento gengivale. Ma non si tratta di sintomi affidabili. Nei fumatori, per esempio, delle volte, la ridotta irrorazione sanguigna fa sì che le gengive non sanguinino neppure in caso di grave piorrea. La malattia parodontale può diventare dolorosa soltanto allo stadio avanzato, quando si possono formare ascessi. Anche la mobilità dei denti può causare dolori alla masticazione.

Posso avere la piorrea nonostante io non presenti segni visibili di recessione gengivale?

La parodontite porta alla distruzione dell'apparato di sostegno del dente, cioè di osso, fibre e gengiva. I tessuti gonfi dovuti alla infiammazione possono, però, mascherare questo processo cronico che diventa visibile soltanto quando è già molto progredito.

 

La cura della piorrea è molto dolorosa? Ho sentito parlare di grossi interventi.

Tutte le terapie parodontali, dalla fase iniziale alla chirurgia, sono eseguite sotto anestesia locale e in modo assolutamente indolore. Grazie alle moderne tecnologie, oggi in molti casi possiamo fare a meno di interventi chirurgici.

 

Ho spesso l'alito cattivo. Può avere a che fare con la piorrea?

In più del 80 per cento dei casi l'alitosi (l'alito cattivo) deriva dal cavo orale. La malattia parodontale gioca un ruolo determinante in questo contesto, in quanto i batteri nelle tasche parodontali emettono dei gas solforici maleodoranti. I pazienti che soffrono d'alitosi dovrebbero perciò consultare dapprima il medico dentista.

 

© 2014 - Dr. Franco Valentini
p.iva 09306171001

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